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C'è chi crede

C’è chi crede l’Italia il genius loci della creatività. Ci credono i giapponesi di Nissan che si sono affiancati all’iconica Italdesign per realizzare la nuova GT-R50. Un felino progettato, sviluppato e costruito interamente a mano da Italdesign, il cui motore raggiunge la stratosferica soglia dei 720 Cv, cuore pulsante di una serie limitata in 50 esemplari, che sfiora i 900.000€ di prezzo, o di sogni. Il numero di unità non è casuale, celebra due compleanni molto importanti: i 50 anni della GT-R e il mezzo secolo di attività della celebre azienda di Moncalieri fondata, nel 1968, da Giorgetto Giugiaro.
Matteo Pasca
Direttore Responsabile

Ci crede la stella del design Nicholas Kirkwood che racconta i tanti pregi e vantaggi del suo collaborare, ormai da anni, con la manifattura italiana:

“Lavorare in Italia significa avere accesso al meglio di due mondi: alla lunga tradizione attenta a ogni minimo dettaglio e alle tecnologie più all’avanguardia”.

Ci crede il neo Ministro Alberto Bonisoli, che ha investito tutta la sua passione e professionalità a servizio dell’Italia:

"Non ho accettato di ricoprire questo ruolo per riempire le mie giornate, ma perché credo viviamo un momento storico in cui si può incidere sulla struttura sociale di questo magnifico Paese”

Ci crediamo tutti quando ammiriamo la meravigliosa e ghiacciata danza di Valentina Marchei e Ondřej Hotárek, testimonial di quanto anche lo sport possa farsi arte ed emozione.

O la recitazione elegante e fantasiosa di due attori giovani e di successo come
Euridice Axen ed Eugenio Franceschini

Euridice Axen
The call of an actress

Bellissima, ironica e divertente: forse sono proprio questi gli ingredienti che hanno portato il premio Oscar Paolo Sorrentino a sceglierla per Loro 1 e 2, il film ispirato alla vita di Berlusconi dove interpreta l’audace e disinibita moglie di un ambiguo imprenditore Italo-svedese e figlia d’arte, in cuor suo ha sempre saputo di voler intraprendere il mestiere di attrice, tranne che per un breve periodo della sua vita in cui ha pensato di fare la giornalista.

Eugenio Franceschini
A reckless life, but not too much

Eugenio Franceschini, super impegnato tra cinema e TV, è figlio d’arte (il padre Gianni è attore teatrale) e la sua formazione affonda le radici nella commedia dell’arte e nella sua spiccata fisicità. Lo abbiamo visto lo scorso giugno nel film di Marco Ponti ‘Una Vita Spericolata’, di cui è molto soddisfatto: “il lavoro più interessante che abbia affrontato nell’ambito dell’audiovisivo”. Un film senza introspezione ed elucubrazioni, dagli obbiettivi molto diretti, quasi fosse stato girato seguendo il metodo Stanislavskij